Lorenza Zambon, il teatro,
la natura
"Ho una grande fortuna: le mie passioni e il mio lavoro sono la stessa
cosa. Quel che faccio è teatro della “natura” (nella
natura, con la natura?). Un teatro fuori dei teatri che parla del rapporto
con le piante, i giardini, i paesaggi .. insomma con il pianeta ...il
rapporto mio personale e quello della nostra specie.
Mi definisco e voglio essere “attrice-giardiniera", nel senso
che per essere giardinieri non occorre avere un giardino, perchè
il giardino è il pianeta e tutti noi ci viviamo dentro" Lorenza
Teatrante da sempre (storia)
nel 2000 Lorenza Zambon ha imboccato una via del tutto originale: incapace
di resistere al potente “genio del luogo”che abita la collina
della casa degli alfieri,
si impegna infatti in esperimenti di “ibridazione” del teatro
con la sua passione, maniacale, per le piante, i giardini, i paesaggi.
Questo ha portato ad una personalissima linea di ricerca e a una variegata
pratica di teatro-fuori-dai-teatri popolata, appunto, da strani ibridi:
Gli spettacoli
prima di tutto, pensati per essere rappresentati ed agiti in luoghi naturali
come parchi, giardini, boschi, campagne oppure per portare frammenti di
natura vivente all'interno di spazi non tradizionali.
Una "collana" di creazioni legate fra loro, quasi un unico discorso
che si sviluppa e si articola uno spettacolo dopo l'altro ... come già
traspare dalla sequenza dei titoli: Sette
volte bosco, sette volte prato. Storia del dialogo fra gli uomini e le
piante, Variazioni sul giardino,
Paesaggi. Una passeggiata fra il visibile e l’invisibile,
Sillabario
della natura, Sylva. Variazioni
sulla foresta, Il giardino sacro, la
versione teatrale de Il
giardino segreto con Pia Pera, i tre spettacoli
che compongono le Lezioni
di giardinaggio planetario suo vero cavallo di
battaglia (in tutti i sensi); i titoli: Prima lezione di giardinaggio
per giardinieri anonimi rivoluzionari, Seconda lezione per giardinieri
planetari e Semi
di futuro. Terza lezione per giardinieri planetari.
I
testi di questa specie di corso visionario sono fondamento ed ispirazione
del libro Lezioni
di giardinaggio planetario edito da Ponte alle Grazie nelle librerie
da aprile 2014. (Vincitore Premio Fondazione Portus – Audiolibro
Emons Audiolibri - Edizione
in lingua tedesca 2017 Random House).
Fra i progetti più recenti le nuove creazioni teatrali 94
passi in giardino (tratto dal libro Un
pezzo di terra tutto per me in uscita a febbraio 2018 per Ponte
alle Grazie) e Al
giardino non l’ho ancora detto (dal libro omonimo dei Pia
Pera, produzione Festivaletteratura Mantova).
Dietro a ognuno, al di là dei diversi "modi", c'è
la speranza e l'ambizione, attraverso l’allargamento della percezione
che la pratica artistica può indurre, di creare esperienze collettive
emozionanti e profonde di riconnessione con il nostro pianeta vivente.
Il desiderio è quello di indagare, scoprire e condividere la comprensione,
non solo razionale, di punti focali su cui si basa la possibilità
di un nuovo e più responsabile pensiero/sentimento della natura,
senza temere di spingersi verso la ricerca spirituale, in senso laico,
che il contatto intimo e personale con "la natura" implica inevitabilmente.
E’ stata ideatrice del festival
“Naturalmente arte”, il
primo festival italiano profondamente dedicato al rapporto fra il teatro
e la natura che si è tenuto per molte stagioni al Parco Nord di
Milano, ad Asti e in Monferrato. Luoghi ed opere, uniti in un’esperienza
non convenzionale per un pubblico nuovo.
Questa esperienza prosegue con La casa in collina,
tre giorni di teatro e convivio che si tengono ogni anno alla casa degli
alfieri.
E ancora eventi "speciali",
ricerche, laboratori, interventi
militanti e anche la consolidata linea di ricerca e di produzione
riguardante un'idea del tutto originale: le
audioguide dei paesaggio.
E nuove idee continuano a germogliare.
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